L’OSSERVATORIO VOICE SHAMING nasce con lo scopo di portare alla luce il fenomeno del voice shaming ovvero tutte le dinamiche che quotidianamente causano discriminazione e bullismo nei confronti di chi non parla secondo standard precostituiti.

La ricerca evidenzia che in diversi contesti sociali le persone che soffrono di balbuzie, disturbi della voce
o disturbi del linguaggio subiscono più frequentemente la discriminazione o l’esclusione sociale. 
Tuttavia non c’è ancora una consapevolezza piena da parte della collettività di come
questo fenomeno influisca in maniera determinate sulla vita delle persone.

Per questo motivo è nato l’Osservatorio Voice Shaming,
il primo progetto in Italia dedicato alla discriminazione della voce.

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Con il termine voice shaming© si indicano giudizi, atteggiamenti e
comportamenti negativi 
e/o discriminatori nei confronti
di una persona a causa del suo modo di parlare, che impattano in modo determinante
sulla vita sociale e professionale dell’individuo e sul suo benessere psico-emotivo.

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Il voice shaming è già documentato dalla letteratura scientifica, anche se non sistematicamente e solo a livello internazionale. In diversi contesti sociali, le persone che soffrono di balbuzie, disturbi della voce e disturbi del linguaggio
 subiscono più frequentemente la discriminazione e l’esclusione sociale.

Le attività dell’Osservatorio

ANALISI
e RICERCA

su larga scala sul fenomeno voice shaming© in tutti i contesti sociali (scuola, ambiente di lavoro e di aggregazione sociale)

COMUNICAZIONE
e DIVULGAZIONE

finalizzate a sensibilizzare le Istituzioni e informare i professionisti, le associazioni di pazienti e la collettività in generale

INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI

da intraprendere per contribuire alla prevenzione di fenomeni di discriminazione e bullismo, e alla diffusione di una cultura più inclusiva

VALUTAZIONE

dell’impatto economico e sociale delle, azioni intraprese nei contesti indagati

I prodotti dell’Osservatorio

REPORT ANNUALE

che raccoglie i risultati della ricerca svolta, evidenziando i possibili ambiti di intervento

incontri istituzionali

INCONTRI ISTITUZIONALI e CONVEGNI

per la presentazione e la discussione periodica del report di ricerca

EVENTI di SENSIBILIZZAZIONE e DIVULGAZIONE

dei risultati di impatto delle attività e dei progetti realizzati

Il Presidente dell’Associazione Vivavoce

Ciao sono Camillo, ero balbuziente e ora non lo sono più. Ho superato la balbuzie grazie a Giovanni, all’incontro con lui e con il Centro Vivavoce. È stato un caso, ma un giorno ho trovato un volantino e ho preso coraggio, anzi no, ho chiesto a mia mamma di chiamare e chiedere informazioni. Avevo paura.

Che cos’è per me la balbuzie? Pensa a una catena stretta attorno al collo. Lo so, è un’immagine forte, ma rende bene quello che sentivo. Mi vedo mentre cerco di parlare e qualcuno mi tira per la catena e mi trattiene. Ecco, pensa allora a quando questa catena viene spezzata e ti senti libero di dire e fare quello che senti dentro.

Quando ero bambino era tutto più difficile: dalle piccole situazioni quotidiane come parlare a tavola con i miei genitori o con un amico alle sfide più grandi. Era complicato parlare in classe, davanti a tutti i miei compagni. Oppure a un adulto che per strada mi chiedeva come stavo. Per non parlare delle interrogazioni! I compagni non erano teneri. Mi prendevano in giro, mi imitavano, mi facevano scherzi. Erano spietati.

Quando sono cresciuto i commenti c’erano sempre, ma erano velati. Magari evitavano di dirmelo in faccia, aspettavano che me ne andassi. Faceva male lo stesso, quando me ne accorgevo, ma potevo far finta di niente.
In generale, posso dire che la balbuzie per me non cambia. Cambiano le situazioni che devi fronteggiare.
Dopo essermi portato dietro il fardello della balbuzie per tutte le elementari, le medie e le superiori, volevo cominciare l’università in modo diverso. Risolvendo il mio problema. E allora era un grande problema per me.
Ho scoperto Vivavoce sette anni fa. E tutto è cambiato. Ho seguito il percorso: un lavoro costante e impegnativo con i professionisti del Centro e i tutor, ragazzi che avevano già superato il mio problema.

Ho sempre avuto una passione per la musica rap. L’ho ascoltata per tanti anni. Ben prima di fare il corso. Una volta risolto il mio problema legato alla parola, è come se mi fossi sentito più libero di esprimere anche tante cose che prima mi restavano dentro. Ho scritto qualche canzone e nel tempo libero mi piace coltivare la mia passione e pubblicare sul mio canale YouTube i pezzi.
Mi sono laureato, sono diventato medico e sto per iniziare la mia specializzazione in medicina di base. La balbuzie è solo un ricordo, ma sono diventato il Presidente dell’Associazione Vivavoce. Attraverso questo progetto vogliamo sensibilizzare le scuole, i ragazzi e i loro genitori sulla balbuzie. E promuovere dei laboratori per far capire anche a chi non conosce questa fatica, come ci si sente.

Ai bambini che ne soffrono direi di non sentirsi inferiori per come parlano. La balbuzie è una “cosa” che ci si trova addosso senza poterne spiegare il perché.

Alle mamme e ai papà raccomanderei di parlarne e di trovare la soluzione, senza girarci attorno, dando il giusto peso a questa fatica per non farla diventare sempre più grande.

La balbuzie spiegata ai grandi

Questo volume, primo di una serie di pubblicazioni dell’Associazione Vivavoce, vuole essere uno strumento per aiutare i grandi a comprendere lo stato d’animo dei bambini e dei ragazzi che balbettano. Capire permette di evitare etichette limitanti.