SEI VITTIMA DI VOICE
SHAMING? SCRIVICI

La prima chat dedicata a chi è vittima di discriminazioni legate a disturbi della voce,
del linguaggio e della comunicazione.

Abbiamo ascoltato testimonianze
come queste ogni giorno.

è ora di dire basta

Perchè una chat
dedicata al
voiceshaming

In Italia oltre circa 200.000 tra bambini e ragazzi soffrono di balbuzie, mentre oltre 500.000 bambini tra i 2 e 6 anni presentato disturbi dello sviluppo del linguaggio.

Per quanto riguarda il voice shaming le nostre ricerche e gli studi internazionali segnalano che i bambini con questi tipi di disturbo sono tre volte più a rischio di bullismo tra i pazienti di Vivavoce oltre l’80% dichiara di aver subito Voice shaming in ambito scolastico senza aver ricevuto supporto o difese.

Ma non solo. Le discriminazioni coinvolgono anche gli adulti, uomini e donne che troppo spesso vedono sfumare il loro sogno di carriera o vengono relegati a ruoli minori rispetto al loro talento professionale a causa delle discriminazioni legate ai loro problemi di voce, di comunicazione e di linguaggio. Parliamo di migliaia di casi passati da troppo tempo sotto silenzio.

A tutte queste persone, con la chat Voice Help, l’Associazione Vivavoce vuole dire: non sei più solo.

Voice Help è qui per ascoltare
il tuo disagio e supportarti psicologicamente
e insieme a te per costruire un mondo inclusivo, libero dai pregiudizi e dalle discriminazioni.


Un mondo finalmente libero dal #voiceshaming.

Ragazzi

di qualsiasi età che vengono presi in giro, discriminati o messi da parte a scuola, nel gioco, nello sport a causa della propria voce.

Adulti

esclusi dalla carriera dei loro sogni a causa dei loro disturbi e persone vittime di discriminazioni di qualsiasi genere sul lavoro.

Genitori e insegnanti

pronti a segnalare casi di bullismo o discriminazione legati alla balbuzie o altri disturbi della voce e del linguaggio.

Hai un disagio causato da discriminazione o l’hai avuto in passato a causa della tua voce o vuoi segnalarci un caso che a tuo avviso merita di essere riferito?

Messaggi? Sì, grazie

Le persone che soffrono di disturbi della voce non amano telefonare e noi lo sappiamo bene. Quindi, scrivici! Un professionista dell’Associazione Vivavoce ti risponderà appena possibile.

Riceverai supporto dai nostri specialisti. Con la tua segnalazione contribuirai a creare un importante osservatorio e progetto di ricerca sul fenomeno del voice shaming.

Dal Lunedì al Venerdì: 14:30 – 17:30.

Le persone che soffrono di disturbi della voce non amano telefonare e noi lo sappiamo bene. Quindi, scrivici! Un professionista dell’Associazione Vivavoce ti risponderà appena possibile.

Dal Lunedì al Venerdì: 14:30 – 17:30.

Riceverai supporto dai nostri specialisti. Con la tua segnalazione contribuirai a creare un importante osservatorio e progetto di ricerca sul fenomeno del voice shaming.

Il Presidente dell’Associazione Vivavoce

Ciao sono Camillo, ero balbuziente e ora non lo sono più. Ho superato la balbuzie grazie a Giovanni, all’incontro con lui e con il Centro Vivavoce. È stato un caso, ma un giorno ho trovato un volantino e ho preso coraggio, anzi no, ho chiesto a mia mamma di chiamare e chiedere informazioni. Avevo paura.

Che cos’è per me la balbuzie? Pensa a una catena stretta attorno al collo. Lo so, è un’immagine forte, ma rende bene quello che sentivo. Mi vedo mentre cerco di parlare e qualcuno mi tira per la catena e mi trattiene. Ecco, pensa allora a quando questa catena viene spezzata e ti senti libero di dire e fare quello che senti dentro.

Quando ero bambino era tutto più difficile: dalle piccole situazioni quotidiane come parlare a tavola con i miei genitori o con un amico alle sfide più grandi. Era complicato parlare in classe, davanti a tutti i miei compagni. Oppure a un adulto che per strada mi chiedeva come stavo. Per non parlare delle interrogazioni! I compagni non erano teneri. Mi prendevano in giro, mi imitavano, mi facevano scherzi. Erano spietati.

Quando sono cresciuto i commenti c’erano sempre, ma erano velati. Magari evitavano di dirmelo in faccia, aspettavano che me ne andassi. Faceva male lo stesso, quando me ne accorgevo, ma potevo far finta di niente.
In generale, posso dire che la balbuzie per me non cambia. Cambiano le situazioni che devi fronteggiare.
Dopo essermi portato dietro il fardello della balbuzie per tutte le elementari, le medie e le superiori, volevo cominciare l’università in modo diverso. Risolvendo il mio problema. E allora era un grande problema per me.
Ho scoperto Vivavoce sette anni fa. E tutto è cambiato. Ho seguito il percorso: un lavoro costante e impegnativo con i professionisti del Centro e i tutor, ragazzi che avevano già superato il mio problema.

Ho sempre avuto una passione per la musica rap. L’ho ascoltata per tanti anni. Ben prima di fare il corso. Una volta risolto il mio problema legato alla parola, è come se mi fossi sentito più libero di esprimere anche tante cose che prima mi restavano dentro. Ho scritto qualche canzone e nel tempo libero mi piace coltivare la mia passione e pubblicare sul mio canale YouTube i pezzi.
Mi sono laureato, sono diventato medico e sto per iniziare la mia specializzazione in medicina di base. La balbuzie è solo un ricordo, ma sono diventato il Presidente dell’Associazione Vivavoce. Attraverso questo progetto vogliamo sensibilizzare le scuole, i ragazzi e i loro genitori sulla balbuzie. E promuovere dei laboratori per far capire anche a chi non conosce questa fatica, come ci si sente.

Ai bambini che ne soffrono direi di non sentirsi inferiori per come parlano. La balbuzie è una “cosa” che ci si trova addosso senza poterne spiegare il perché.

Alle mamme e ai papà raccomanderei di parlarne e di trovare la soluzione, senza girarci attorno, dando il giusto peso a questa fatica per non farla diventare sempre più grande.

La balbuzie spiegata ai grandi

Questo volume, primo di una serie di pubblicazioni dell’Associazione Vivavoce, vuole essere uno strumento per aiutare i grandi a comprendere lo stato d’animo dei bambini e dei ragazzi che balbettano. Capire permette di evitare etichette limitanti.